L'ARTE PER ME

Ho un atteggiamento sereno nei confronti della mia attività artistica: mi ha sempre trasmesso una sensazione di vitalità, anche quando ho scelto di toccare temi drammatici o esistenziali. Questo capita forse perché l’arte non costituisce per me un “lavoro”, e significa perciò libertà. Oppure, più probabilmente, perché, a seguito di una mia personale visione della vita maturata nel corso degli anni, ho saputo, fin da subito, circoscrivere il ruolo dell´arte all’interno di un bilancio esistenziale: l’arte, per lo spettatore, ma anche per l’artista, ha la “sola” funzione di chiamare a vivere intensamente la vita, o anche, talvolta, semplicemente quella di contribuire ad allietare i momenti che viviamo insieme agli altri, mentre la guardiamo o dopo che ce la siamo portati via dentro. Ogni volta che penso a questa parola, arte, così elevata ed ispiratrice, non riesco a trattenermi dall’attribuirle una accezione molto più ampia di quella che essa comunemente ha: la porto su un piano esistenziale, per cui l’arte diventa l'”arte di vivere” e la investo così di tutte quelle intenzioni e desideri che hanno sempre tenuto viva, dentro di me, l’aspirazione ad un nuovo tipo di vita. In questo senso allora la definizione di “artista” mi imbarazza e mi mette in difficoltà.
Più modestamente, mi sentirei realizzato nel sapere che sono stato capace di far vivere più intensamente qualche istante a coloro che hanno visto le mie opere.

Quando, in solitudine, faccio arte, penso che con la mia attività artistica, posso cercare di “insegnare” agli altri (ed imparare io stesso) ad essere dispensatori di sorriso (il sorriso è un vero sorriso solo quando è condiviso).

Saper sorridere, portare l’allegria. Questo è fare Arte.

Trovo bellissime e straordinarie le opportunità offerte da internet. E’ pur vero che la massa di informazioni in rete è enorme e dunque è probabile che questo sito venga visitato da poche persone. Ma su tutto prevale l’entusiasmante possibilità di essere visto e letto da chiunque, in qualsiasi parte del mondo e, addirittura, cosa ancora più incredibile, ricevere da queste persone un commento. Insomma, c’è la possibilità di interagire con gli altri.

In questa ubiquitaria galleria virtuale, ho cominciato con l’esporre alcuni miei lavori già presentati in gallerie reali (ossia locali), ma presto saranno inserite le altre numerose opere che attendono spettatori.

E’ quindi, questo, solo l’inizio…

Interagiamo

I miei contatti

 

DENTRO I MIEI LAVORI

La mia propensione a “svelare” il retroscena dei miei lavori, a descrivere la loro concezione e la loro evoluzione, nasce, oltre che dalla mia passione per i grandi temi della scienza e dell’epistemologia, dal fatto che una conoscenza dei principii filosofici che spesso stanno dietro ai miei lavori spesso aiuta a capire le radici profonde da cui è nato il dramma esistenziale che ha ispirato l’opera. Per quanto concerne invece le analisi più strettamente “tecniche” che talvolta aggiungo alle prime, dal momento che in certi casi lo sconcerto generato dall’incomprensibilità di un certo effetto, per esempio un’illusione ottica, può essere un elemento fondamentale per l’efficacia del primo impatto, esse sono da leggersi, ancor più che le prime, a posteriori (da cui “post-analisi”) (sono convinto che, anche dopo il disvelamento dei “segreti tecnici”, l’opera continui a mantenere la sua forza, perché essa risiede, limitandoci a considerare l’aspetto tecnico, nella meraviglia suscitata dalla natura (tecnica) delle cose in sé, nel fatto stesso di esistere, scalfitto solo in superficie dalla spiegazione scientifica).

Poca attenzione dedico invece alla descrizione strettamente tecnica degli eventuali mezzi tecnologici che ho usato, che sono solitamente semplici e, per mia precisa scelta, poco costosi. Tuttavia essa risponde al desiderio di mettere in grado lo spettatore che lo desideri di realizzare da sé l’opera. A questo scopo, ed in risposta ad un’esigenza di riproducibilità, spesso le mie opere sono la realizzazione di un progetto scritto in cui esse sono sintetizzabili, e a partire dal quale lo spettatore può rieseguirle apportando la propria interpretazione estetica e le proprie migliorie tecniche. A questo proposito, mi piace far notare come il mio particolare interesse per la teoria dell´informazione e la logica matematica mi abbia portato spesso, nella mia sperimentazione delle più svariate tecniche espressive, ad utilizzare la materia come il compositore fa con gli strumenti musicali, ossia a partire da una partitura, vale a dire da un preciso progetto compositivo dell´opera, codificabile in un ristretto numero di bit, ma che aspira ad acquisire, attraverso la sua realizzazione materiale, quell’indeterminabilità propria dell’esistenza sensibile, e dunque a trascendere il progetto stesso. Un caso estremo è rappresentato dalla mia prima opera, intitolata La mia visione dell’arte, che consiste in un manuale/opera d’arte in cui c’è la spiegazione di come riprodurre le opere in esso contenute.

 

SCRITTI SULL'ARTE

DITEMI QUALCOSA

L’emozione più bella per un artista è il constatare che egli riesce a suscitare qualcosa in chi guarda la sua opera (ed anzi, questa è la condizione basilare affinché egli possa aspirare ad essere considerato tale). La misura di questo coinvolgimento può solo venire da una reazione esplicita dello spettatore, reazione che dà senso all’opera stessa, e ne costituisce, a tutti gli effetti, la parte più essenziale, perché è la prova che realmente l’opera è stata trasferita sul piano della vita: ricordo i miei lavori più per il calore e la partecipazione ricevuti dalle persone che per il loro contenuto in sé, ed anzi penso sempre più spesso che le opere siano solo strumentali a tal fine.

Questa sezione del sito è quindi essenziale per me.

Spero poi che le mie opere possano essere di ispirazione per coloro che le guardano, ossia che abbiano la forza di farne nascere altre e quindi di trasformare le persone in artisti (abbiamo, tutti noi, bisogno degli artisti e molti di noi di diventarlo).

Scrivetemi, non aspetto altro.

Spero che in più di una occasione si arriverà ad un contatto telefonico o a un incontro dal vivo.

 

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