Nell’intento di sintetizzare in una frase il senso di questo lavoro (ossia l’interazione tra fuoco e dispositivi optoelettronici che ne sta alla base), mi è venuto spontaneo usare il latino e coniare l’espressione: De unitate Naturæ. La tecnica che l’uomo ha sviluppato, sia essa quella antichissima del fuoco o quella attualissima del digitale, è soggetta alle medesime leggi fisiche, è mossa dalle stesse forze della natura, fa uso esclusivamente degli elementi presenti in natura. Si potrebbe dire che questo lavoro (che è, in fondo, un’opera sull’intima natura della tecnica, sulla tecnh) mette in luce il recondito carattere unitario della tecnologia, riconducendolo a quello della natura stessa. Si tratta, in definitiva, di un discorso sulla Natura (di un De rerum Natura).
Dal caminetto elettronico alla discesa nel Caos.